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Le rape: ricche o povere!

Le rape sono note per essere difficilmente digeribili, a causa dell’alto contenuto di cellulosa. Considerate ortaggi poveri della nostra cucina tradizionale, le rape appartengono alle Bressicaceae, famiglia del cavolo e dei cavolini di Bruxelles. A seconda della zona di coltivazione e del periodo di raccolta, assumono colori e forme diverse: dal bianco al giallo chiaro fino al violetto, da tonde ad ovali o coniche. L’elenco dei nutrienti è numeroso: ricche di vitamina A, C e K, dall’azione antinfiammatoria; carotenoidi come la xanthina o la luteina, potenti antiossidanti anche a livello oculare. In particolare per la retina; sali minerali tra cui calcio, magnesio, potassio, ferro e fosforo; fibre. Rientrano anche nella categoria degli amidacei, ma in realtà contengono solo 1/3 delle calorie di una patata: una porzione di rape bollite apporta solo 28 calorie per 100 grammi.

Mini guida all’uso

Come sceglierle. Dalle precoci alle tardive, le rape si trovano sul mercato tutto l’anno perché non necessitano di molta cura. Le migliori sono le più piccole, da acquistare quando non sono ancora completamente arrivate a maturazione. la buccia deve essere liscia e lucida, priva di macchie.

Come conservarle. A causa del loro alto contenuto di acqua, si deteriorano rapidamente, quindi si conservano in frigorifero non più di una settimana.

Come pulirle. Per le rape, eliminare le foglie e la parte filamentosa delle radici, lavarle sotto acqua corrente e spelarle con un pelapatate. Per le cime di rapa, eliminare gambi e foglie più grandi, selezionare cime e foglie più tenere e lavarle sotto acqua corrente.

Come mangiarle. Le rape si possono consumare crude, da sole o insieme ad altre verdure, oppure cotte a vapore o dorate in forno. Le cime di rapa necessitano invece di cottura e si consumano lesse, stufate o come ingrediente per numerosi piatti, ad esempio minestroni, risotti o le tradizionali orecchiette alle cime di rape pugliesi.

Innumerevoli varietà

Coltivata fin dall’antichità in Grecia e nei territori dell’Impero romano, la rapa è stata per diverso tempo l’alimento principale nella dieta di numerosi popoli, prima di essere sostituita dalla patata. Le varietà più conosciute sono la Brassica rapa L. subsp, rapa (o rapa comune), coltivata per la radice; la Brassica rapa L. subsp. sylvestris, conosciuta comunemente come cima di rapa; la Brassica rapa L. subsp. campestri o ravizzone; e la Brassica rapa L. subsp. septiceps. La rapa Capuana è una varietà raccolta da ottobre a dicembre, con una radice tondeggiante e leggermente schiacciata: la rapa rossa, ovvero la barbabietola, è un tubero che funge da miniera di sali minerali, sapientemente assorbiti dal terreno.

In cucina per tutti gusti

Delle rape si utilizzano radici,foglie, punte e infiorescenze (cime di rape); al gusto si presentano piuttosto dolci a la loro consistenza è leggermente spugnosa si consumano crude in insalata, bollite e condite con l’olio, in purea, gratinate al forno o per preparare zuppe e vellutate.

  • Brovada: piatto friulano, si prepara macerando nelle vinacce lamelle di rapa affettate sottili e cucinando il tutto in padella. Si può preparare anche in salsa, con due rape bollite e passate allo schiacciapatate condite con il succo di mezzo limone, aglio tritato finemente, olio e coriandolo.
  • Vellutata: piatto semplice e gustoso, insaporito con sesamo tostato, paprica dolce e timo fresco.
  • Sugo: ottimo condimento per la pasta, si può preparare con 300 grammi di rape cotte schiacciate a purea, mezza cipolla, 6 cucchiai di olio, foglie di basilico e pepe nero.

Tutti i benefici effetti delle rape

Per un’azione depurativa, basta condire le cime di rapa con qualche goccia di aceto di mele. Per la salute dell’intestino e in generale per rinforzare le difese immunitarie, preparare un’insalata di rape crude con yogurt oppure abbinarle al rafano. Per ridurre le infiammazioni dovute a geloni o ascessi, strofinare la parte interessata con un pezzo di rapa cotta al forno. Per dare sollievo in caso di mal di gola, si possono fare gargarismi con il decotto di rapa, ottenuto facendo bollire 100 grammi di rape in un litro di acqua o di latte: in passato, unendo la grappa e dolcificando a piacere, si otteneva un decotto da bere.

Una tisana contro l’influenza

Mettendo in infusione nell’acqua di cottura delle cime di rapa, rosmarino, cannella, zenzero e chiodi di garofano, aromatizzando con succo di limone e dolcificando a piacere, si ottiene un’utile tisana contro raffreddore e mal di gola.

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Irene Milito

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Irene Milito

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