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Svezzamento: tutto quello che c’è da sapere

Sicuramente questa è la prima domanda alla quale rispondere prima di iniziare questo viaggio con il tuo bambino. E’ opportuno sapere tutto e non lasciare nulla al caso. La maggior parte delle persone danno per scontato che quando un bambino inizia ad assaporare il cibo solido sarà certamente un cucchiaio di riso o polenta, in un momento perfetto, in un calendario stabilito dai suo genitori. Tuttavia non è esattamente così e, anche se la maggior parte dei genitori sperano che il loro bambino si rivelerà un buon mangiatore, la realtà è spesso molto diversa. Ma questo non accade perchè il piccolo ha qualcosa che non va, ma semplicemente perchè i genitori sono partiti con il piede sbagliato e senza avere a portata di mano le informazioni e la formazione giusta. Il percorso per arrivare ai pasti in famiglia, in modo rilassato e sano, risulta essere di gran lunga più difficile di quello che dovrebbe essere per molte famiglie. Battaglie, fobie, alimentari e pignoleria nel mangiare sono solo alcune delle cose che i genitori possono affrontare quando iniziano a introdurre i loro piccoli al cibo solido. Molti bambini finiscono con una dieta limitata, spesso basata su prodotti alimentari trasformati, e l’obesità infantile è in aumento. In risposta, un numero crescente di genitori non sanno più come comportarsi. Ma non preoccuparti, quando accade solamente perchè mancano le informazioni per partire, e le parole chiave che ti ho elencato nell’introduzione. E’ per questo che è importante partire dalla teoria.

Lo svezzamento è un procedimento che richiede pazienza e consiste in un graduale passaggio da una dieta basata esclusivamente sul latte materno o artificiale, ad un’alimentazione più completa. Con svezzamento non dovrebbe mai esistere fretta, e in questo procedimento i bambini potranno iniziare a partecipare ai pasti della famiglia, utilizzando le dita per conoscere il cibo, e facendosi aiutare dai genitori che li nutriranno con il cucchiaio. Inizialmente, è ovvio che il bambino non potrà scegliere cosa mangiare, e neanche quanto e quanto velocemente. Sarà il genitore ad introdurre i cibi solidi nell’alimentazione del bimbo in modo giusto, e il piccolo potrà naturalmente mostrare i suoi gusti. Un altro fondamento principale dello svezzamento consiste nel non creare pressione per il bambino, ma bisognerà lasciargli i suoi tempi e permettergli di esplorare e scoprire una gamma di alimenti sani, ognuno a suo tempo. Durante lo svezzamento, è il bambino che dovrà determinare il suo ritmo di avanzamento con i cibi solidi, e di conseguenza il genitore potrà decidere come ridurre (sempre gradualmente) le poppate di latte. Il risultato è una transizione lenta e più piacevole. Questo è il modo giusto, ed è ciò che permette ad ogni genitore e componente della famiglia, di vivere questa fase con tranquillità e serenità, evitando molte delle sfide comuni affrontate dalle famiglie al momento dei pasti con i più piccoli. Tuttavia, è importante ricordare che, fino a sei mesi, il tuo bambino ha solo bisogno di latte materno o latte per l’infanzia. Solo dopo le sue esigenze richiederanno progressivamente sempre qualcosa in più del solo latte, e sarà in quel momento che inizierà anche ad essere in grado di mangiare cibi solidi, oltre al latte. Perciò come vedi è un procedimento naturale, che segui i tempi che la natura comanda, e così dovrà essere per tutto questo periodo, senza accelerare i tempi o bruciare le tappe.

In teoria, il bambino viene portato verso lo svezzamento già durante l’allattamento al seno. Questo perchè questa prima fase di alimentazione permette al bambino di imparare a controllare l’appetito, in maniera da mangiare quando ha fame e smettere quando è pieno. Questo può aiutare a ridurre il rischio di obesità più tardi nella vita. Quindi è importante portare a termine l’allattamento o il nutrimento a base di latte artificiale per tutto il periodo necessario. Durante l’allattamento sarà il latte stesso ad apportare tutti i nutrienti importanti nell’organismo del bambino promuovendo la sua crescita, con un piccolo aiuto dato dalla sana alimentazione della mamma che allatta. Durante lo svezzamento, invece, una gran parte del lavoro spetta ai genitori, che dovranno prestare attenzione al fine di offrire ai bambini una gamma di alimenti giusti e permettendo loro di esplorare e selezionare i loro alimenti preferiti. La prima parte dello svezzamento può essere vista come una naturale estensione all’allattamento al seno o artificiale, andando pian piano ad avvicinarsi a quella che poi sarà l’alimentazione definitiva. Inizialmente il bambino potrebbe solo toccare il cibo e giocarci, poi capirà che si tratta di qualcosa da degustare e, infine, da mangiare. Questo può essere un processo disordinato, anche se utile, perciò ti consiglio di investire in una serie di bavaglini, nonché in tanta pazienza. Con il passare del tempo il bambino imparerà anche a stare seduto senza aiuto (o con il supporto minimo), imparerà a raccogliere le cose e guidarle con precisione alla bocca e quello sarà il momento dello svezzamento in cui potrà essere incoraggiato a iniziare a maneggiare il cibo. Tuttavia, non sarà subito in grado di masticare e deglutire efficientemente, ma ogni cosa avrà con il suo tempo, e più avanti vedremo come affrontare ogni fase.

Lo svezzamento si basa su come i bambini si sviluppano nel loro primo anno. Solitamente inizia quando il bambino mostra i primi segni che confermano che è pronto a prendere il cibo con le mani. Questo, di solito, accade a circa sei mesi di età, quando è in grado di sedersi in posizione verticale, con poco o nessun sostegno, e riesce ad afferrare le cose con le mani. A questa età, la maggior parte degli oggetti vengono portati in bocca automaticamente. Iniziano anche le prime fasi del gioco esplorativo del bambino che, durante lo svezzamento, utilizzeranno questa naturale curiosità alla scoperta del cibo. La ricerca mostra che sei mesi è anche l’età in cui i sistemi diventano in grado di affrontare i cibi diversi dal latte materno o formula artificiale, e la loro capacità di spostare le cose e portarle intorno alla loro bocca è abbastanza matura per trattare con i non liquidi. Questo è il motivo per cui questa è l’età consigliata dai pediatri di tutto il mondo per iniziare lo svezzamento. Tuttavia, finora la ricerca si è concentrata quasi esclusivamente su quando introdurre solidi, piuttosto che come. Ma ad ogni modo esistono una serie di ipotesi comuni su come i bambini dovrebbero essere nutriti. Come dicevo prima, la disponibilità fisiologica dei bambini per i cibi solidi coincide con il loro lo sviluppo di capacità di prendere il cibo alla bocca e iniziare a masticare. Perciò sarà in questo momento che tu potrai capire che è il momento giusto per iniziare a svezzare il bambino , consentendogli di seguire i loro istinti iniziando a toccare il cibo. Ad ogni modo, la prima fase dello svezzamento consiste generalmente con l’introduzione al cucchiaio, che servirà alle mamme e ai papà a dare ai piccoli del cibo frullato. Nella seconda, invece, il bambino inizierà a mangiare alcuni cibi con le mani, per poi iniziare ad imparare ad utilizzare il cucchiaio da solo. Durante tutto il procedimento, dovranno essere inseriti via via nuovi alimenti, seguendo alcuni criteri che vedremo in seguito.

Lo svezzamento ha veramente moltissimi vantaggi per il piccolo e anche la maggior parte dei genitori si divertono in ogni passaggio dalla preparazione all’insegnamento. I potenziali vantaggi dello svezzamento (sopratutto con i cibi fatti in casa) includono:

  • Scelte alimentari sane. I bambini sono autorizzati a esplorare i sapori, la consistenza e gli odori di cibo nutriente assaporato da tutta la famiglia, piuttosto che la mitezza e i sapori combinati associati agli alimenti per bambini. Alcune ricerche suggeriscono che i bambini che sono stati svezzati con gli alimenti preparati in famiglia, da grandi sono portati a fare scelte alimentari più sane. Inoltre, più genitori riferiscono che i bambini svezzati naturalmente, diventano mangiatori non schizzinosi e tendono a voler sperimentare più piatti anche da grandi.
  • Meno obesità. Durante lo svezzamento, i bambini dovrebbero essere autorizzati a mangiare secondo il loro appetito. Essi possono smettere di mangiare quando non hanno più fame sono e non sono incoraggiati a mangiare più velocemente di quanto vogliono, o ad avere un altro cucchiaio per ripulire il piatto. Queste abitudini promuovono l’istinto di seguire l’appetito naturale e scoraggiano a mangiare più del necessario fin dai primi di età.
  • Sviluppo naturale della mascella. I bambini sperimentano un ampio gamma di consistenze, sviluppando così la capacità di masticazione in modo naturale. Questo può facilitare lo sviluppo del linguaggio e contribuire a ridurre la necessità di un trattamento ortodontico più tardi. Inoltre, un corretto sviluppo della masticazione consente una migliore salivazione e, conseguentemente, può promuovere anche una migliore digestione.
  • Miglioramento della coordinazione occhio mano e altre abilità. Permettendo ai bambini di toccare e mangiare cibi di diverse forme e consistenze cibo, essi saranno in grado non solo di sviluppare una maggiore coordinazione occhio mano, ma riusciranno anche ad affinare la propria manualità ad un livello generale.
  • La fiducia e divertimento durante i pasti. Nessuna pressione e nessuna battaglia, sono elementi che permettono al bambino di imparare a mangiare in famiglia in maniera più rilassante e piacevole. I pasti condivisi permettono ai bambini anche di copiare ed imparare da fratelli e genitori, di imparare a condividere ed a sviluppare le prime abilità sociali.

Per fare in modo che tutti questi vantaggi si rivelino una realtà bisognerà permettere al bambino di toccare i cibi ed abituarsi ad essi senza tagliare fuori troppo presto le poppate di latte. In questo modo lo svezzamento permetterà anche di stabilire una sana alimentazione dinamica ed evitare potenzialmente l’obesità e altri problemi alimentari più tardi. Tutto questo consisterà inoltre ai bambini di rendere il tutto più facile, in quanto il procedimento sarà unito al divertimento. Inoltre, come avrai capito, per un migliore svezzamento possibile non c’è bisogno neanche di comprare puree o alimenti speciali, ma si potrà fare di meglio preparando i propri alimenti in casa. Questo promuoverà anche lo sviluppo di una famiglia più unita e più forte anche a livello economico, e non ci saranno obbligazioni, dal momento che le famiglie potranno mangiare insieme al bambino piccolo. Ci sono dei lati negativi dello svezzamento? Sono tutti d’accordo che i primi giorni dello svezzamento potrebbero, anche se non è detto, creare un pò di disordini e potrebbe essere difficile capire quanto il bambino stia realmente mangiando. Tuttavia, l’approccio con il cucchiaio permette anche di tenere facilmente traccia di ciò che il piccolo sta mangiando. Perciò si possono evitare queste piccole problematiche molto tranquillamente. Alcune mamme si preoccupano per il soffocamento, e ovviamente basta non lasciare solo il bambino mentre mangia, e limitare la quantità di cibo nel cucchiaio per evitare che questo accada. Quindi, i rischi di soffocamento, possono essere ridotti ai minimi termini molto tranquillamente. Ad ogni modo esistono una serie di altri svantaggi facilmente superabili:

  • I pasti, sopratutto all’inizio, potrebbero richiedere più tempo (che alla fine può essere una buona cosa: rallentando l’alimentazione, si può anche evitare di mangiare troppo).
  • I genitori potrebbero offrire pasti meno equilibrati nel tentativo di ridurre il disordine.
  • I genitori devono essere consapevoli del contenuto di sale negli alimenti e cercare di offrirne al bambino quanto meno possibile.
  • I genitori si preoccupano del soffocamento e tendono a dare ai propri figli alimenti cose meno nutrienti per non correre rischi.

Come vedi, i lati negativi sono pochi e consentono comunque di trovare diverse soluzioni valide ed efficienti. Tuttavia, seguendo i consigli che troverai, la maggior parte delle problematiche potrebbero anche non presentarsi. Cosa dovresti aspettarti da un ottimo svezzamento? La prima cosa che dovresti aspettarti è una crescita sana e corretta sopratutto se il bambino, per la maggior parte delle volte, mangia a tavola con la propria famiglia. Inoltre, dopo un pò di tempo, il bambino capirà come mangiare da solo, guardando gli altri, e non ci sarà più bisogno di nessuno che lo nutra, anche se ovviamente bisognerà prestargli sempre attenzione. All’inizio sarà dipendente dal tuo aiuto poi, esplorando, osservando e toccando il cibo, imparerà a mangiare da solo. Se si lascia al bambini il diritto di scegliere quanto e quanto velocemente mangiare, si contribuirà alla formazione di buone abitudini, buon senso e indipendenza. Tutto questo sarà molto importante più tardi nella vita ed è ciò che gli esperti di nutrizione infantile chiamano divisione di responsabilità per l’alimentazione. Nel complesso, devi assolutamente aspettarti un’esperienza positiva e divertente. Vedere il tuo piccolo crescere ed iniziare a mangiare da solo, ti emozionerà molto!

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Irene Milito

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Irene Milito

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